
Non ce la facevo a non pubblicare quasi immediatamente, sulla pagina mia di Facebook tante foto e qualche video (clicca qui) dell’immensamente bello che abbiam vissuto ieri sera a Massa tutti insieme dove abbiamo assistito alla seconda ed ultima rappresentazione del musical Mamma Mia, che prendeva spunto ma quasi solo musicalmente parlando se non sbaglio, delle più celebri canzoni degli ABBA, messo in scena dopo mesi e mesi di lavoro da parte dei meravigliosi giovani della parrocchia ex Cattedrale di Massa Centro sotto la guida del nostro amato don Gennaro Boiano che ha effettuato, insieme ai suoi validi Collaboratori, la costruzione del testo delle canzoni e dei dialoghi, dei Costumi, della perfetta Organizzazione a partir dalle modalità di prenotazioni alla verifica degli accessi contingentati e concessi solo se in possesso del biglietto e del Green Pass.
Vorrei scrivere di tutto e di più ma non mi vengono le parole, ed è raro per me, adatte per scrivere qualcosa, sento ancora le labbra di ieri sera impregnate dal sapore salino delle lacrime di commozione scese sul viso a più riprese per la bravura degli attori, degli insegnamenti e della morale del musical.
Una trama incentrata sul disperato bisogno della Protagonista di conoscere almeno nel giorno del Matrimonio chi fosse il Suo Papà per poi farsi accompagnare all’altare come avviene in genere e dopo aver orchestrato un quasi papocchio convocando i tre papabili ed avere deciso che alla fine sarebbe stata la mamma, che Le aveva fatto da padre e da madre nella Sua vita portando avanti anche l’attività di famiglia, ad accompagnarla all’Altare decide all’ultimo momento, con il Sacerdote già pronto a celebrare il matrimonio, d’accordo con il Suo promesso Sposo di Temporeggiare ancora un po’ e di compiere il grande passo solo quando saranno stati pronti a metter su una famiglia con tutti gli attributi necessari per mandare avanti una famiglia così come si deve. Ma un matrimonio era da farsi e si è fatto perché la Mamma di Sophie, la protagonista, Donna convola a nozze con il Suo vecchio fidanzato Sam rimasto vedovo da un po’.
Concludo così come avevo aperto un post su face book ieri sera, Grazie Ragazzi, se il mondo assomiglia a Voi, possiamo ancora sperare, fare bambini, riallacciare il telefono come le parole di una vecchia canzone de I pooh che mi viene in mente ogni qualvolta i nostri ragazzi, per i quali dobbiamo lottare affinchè trovino un mondo migliore del nostro, mi fanno assaporare il bello e d il sapore salino delle lacrime di commozione come ieri sera.
Grazie Ragazzi, grazie Don Gennaro, grazie a Tutti Coloro che si sono spesi per realizzare il bello cui abbiamo assistito e grazie agli sponsor, all’Amministrazione Comunale, al servizio di Sicurezza ed alla Polizia Municipale perché senza i Loro contributi oggi non starei qui a parlarVi di Mamma mia ed invece..…
Ultimo pensiero alle parole di Don Gennaro: Mai abbattersi e tentare sempre perché quando pare che non ce la si fa viene fuori una forza magica che Ti aiuta ad affrontare e superare gli ostacoli. Ed io aggiungo : ognuno nel Suo Io assegni un nome a questa Forza