Dalla pagina dell’Archeoclub Lubrense
Giovedì 22 dicembre alle 16,30, nella Biblioteca San Francesco a Sorrento, sita all’interno dell’omonimo chiostro, avrò il piacere (e l’onore) di ricordare Lelio Cappiello, il celebre sindaco di Sorrento che, nel 1924, durante la visita di Benito Mussolini, fece sapere al Capo del Governo di essere impegnato e quindi impossibilitato a riceverlo. Un gesto di grande coraggio, che si sommò al telegramma, inviato a nome dell’intero Consiglio Comunale di Sorrento, alla vedova Matteotti, proprio all’indomani del tragico ritrovamento del cadavere del marito. Lelio Cappiello fu una figura di grande spessore umano e culturale, ben al di là della fama e della stima che seppe guadagnarsi nell’agone politico. Attraversò un lungo tratto della storia italiana, forse quello più tragico e allo stesso tempo carico di tensioni ideali, ma non barattò mai i suoi ideali, né il suo credo politico. Lelio Cappiello, socialista fino al midollo, fece della politica una vera e propria “missione”, sempre al servizio dei più deboli e degli ultimi. Debuttò in politica nel primo decennio del ‘900 e, sempre con lo stesso, immutato entusiasmo, sedette negli scranni comunali di Sorrento fino al 1964, due anni prima della sua scomparsa.
Alla Commemorazione del 22 dicembre 2022, fortemente voluta da Luciano Russo, presidente dell’ Istituto di cultura “Torquato Tasso”, parteciperanno Donato Sarno (che si è già occupato di Cappiello nel suo volume dedicato ai sindaci sorrentini) e Aniello Clemente. A chi non potrà partecipare, faccio una promessa: la relazione, nel giro di qualche settimana, si trasformerà in un testo, che verrà poi diffuso sulla stampa locale e sul mio sito (La Grotta di Giano). Mi raccomando, non mancate