


Buonasera, di seguito comunicato stampa e foto su rilascio in mare di tartarughe neonate in penisola Sorrentina.
Buon lavoro
Punta Campanella, le tartarughe neonate finalmente in mare
A 3 giorni dell’incredibile schiusa sulla spiaggia di Meta di Sorrento,
le 14 piccole sono state liberate a 15 miglia dalla costa
Un
attimo di esitazione, disorientamento. Ma poi giù, verso il mare più
profondo. È cominciato stamattina il lungo viaggio delle 14 tartarughine
nate incredibilmente su di una spiaggia della Penisola Sorrentina molto
frequentata dai bagnanti, a Meta di Sorrento.
Le piccole Caretta
caretta, 3 giorni di vita, sono state rilasciate a 15 miglia dalla costa
di Punta Campanella, nella direzione di Punta Carena a Capri, verso
sud. Qui, in mare aperto, si trovano correnti particolari che dovrebbero
aiutarle a restare lontano dai pericoli della costa, almeno per i primi
anni di vita.
Ad accompagnarle in questo primo loro viaggio una
motovedetta della Capitaneria di Porto- con i comandanti Acanfora e
Caputo- con a bordo gli esperti della Stazione zoologica A.Dohrn e
dell’Istituto sperimentale Zooprofilattico del Mezzogiorno, Andrea
Affuso e Fabio Di Nocera e membri dello staff del Parco Marino di Punta
Campanella, Domenico Sgambati e Luca Urro.
Ora trascorreranno quello
che viene definito il “periodo buio”.Resta, infatti, ancora un mistero
la vita delle tartarughe nei primi anni. Non si sa dove si trovino e
cosa facciano in questo lasso di tempo. Si riavvicineranno alla costa
soltanto quando saranno più grandi, intorno ai 5 anni di vita, con un
carapace di una dimensione tale da poter fronteggiare i predatori.
La schiusa di uova di tartarughe su di una spiaggia molto frequentata
della penisola Sorrentina è stato un evento davvero eccezionale. In
costiera, non si ha memoria di un tale fenomeno naturale da decenni.
Dalle tracce trovate sulla spiaggia, si presume che altre piccole
tartarughe abbiano invece raggiunto il mare tre giorni fa, quando c’è
stata la schiusa. È questa la convinzione degli esperti e la speranza
del Parco Marino di Punta Campanella che da anni é impegnato nella
tutela delle tartarughe, salvandone circa 160. Una scelta che ha dato i
suoi frutti come osservano con soddisfazione il Direttore e Presidente
del Parco, Antonino Miccio e Michele Giustiniani:《È stata davvero
un’emozione indescrivibile.- raccontano- Il lavoro svolto in questi anni
nel salvataggio e nella tutela di questa specie, grazie alla Stazione
Zoologica Dohrn, alla Capitaneria di Porto e a pescatori attenti e
sensibili al problema, ha portato risultati insperati. Speriamo che ci
siano altre schiuse in futuro e sicuramente cercheremo di lavorare per
renderle possibili》.
Massa Lubrense, 18/09/2019
Raffaele Di Palma
comunicazione@puntacampanella.org