
Su queste pagine la dolce,
commovente e, purtroppo, triste lettera di don Marco Scolari ai Suoi
Parrocchiani che mi ha inviato stanotte e che ringrazio per
l’attenzione. Dobbiamo darci da fare tutti per cercare di essere più
benevolenti verso il Prossimo e piano piano passerà anche questa
tragedia:
Pace e bene!
Carissimi fratelli e sorelle, con tristezza ed incredulità vi informo che da domani 9 marzo sono sospese tutte le celebrazioni festive e feriali: compresi battesimi, matrimoni, funerali e cresime come disposto dalla CEI con senso di responsabilità e al fine di preservare il bene comune della salute del nostro popolo.
La nostra chiesa parrocchiale sarà comunque aperta per la preghiera personale e celebrerò ugualmente l’Eucarestia, sia pur da solo, portando nella preghiera tutti voi.
In questo momento così problematico per il nostro Paese, che impone quasi di isolarsi, possiamo, presentando al Signore gli uni le speranze, i timori, le gioie e i dolori degli altri, riscoprire nella preghiera il lievito della comunione tra noi: nelle nostre famiglie e nella nostra comunità.
Non lasciamo che le pur doverose precauzioni e preoccupazioni ci chiudano nell’egoismo, ricordiamoci e siamo attenti a coloro che sono più fragili e bisognosi di aiuto: guardiamoci intorno e la comunione nella preghiera si concretizzi nella solidarietà: nella cura del prossimo incontreremo il Signore (cf. Matteo 25,31-46: “… ogni volta che avete fatto questo a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l’avete fatto a me”).
La Madonna e i nostri santi patroni ci proteggano e ci ispirino pensieri, propositi ed azioni buone.
Vi benedico con affetto!
Il
vostro parroco, Marco