
In vista di San Cataldo il messaggio di Don Saverio Casa.E stamattina chiudiamo i nostri aggiornamenti con il bel messaggio ricevuto da Don Saverio Casa che mi invia uno scritto in vista della Festa del nostro patrono San Cataldo che si tiene ogni anno il 10 maggio San Cataldo e del quale quest’anno ricorre il 950° anno dal ritrovamento del corpo del Santo a Taranto. Proteggici sempre:
Un Giubileo straordinario. 1 maggio 2021- 1 maggio 2022.
950 anni trascorsi dal ritrovamento del corpo di San Cataldo a Taranto e dalla ricostruzione della più antica cattedrale pugliese. Un altro anno, qui a Massa e non solo, orbati di processione, ma con la possibilità e la magra consolazione di iniziare il Triduo di preparazione alla Festa del patrocinio di San Cataldo nell’ex Cattedrale di Santa Maria delle Grazie. Anche con la solenne processione, un atto pubblico della fede del popolo di Dio, si venera la Festa del Patrono e del suo Patrocinio il 10 maggio, sebbene se ne ricordi anche il dies natalis l’8 Marzo come da calendario liturgico. La Città e l’Arcidiocesi Metropolitana di Taranto sono in festa, e di riflesso le altre città, chiese e comuni d’Italia le quali hanno avuto in sorte il dono di una o diverse reliquie del Santo Irlandese, si aggregano all’evento straordinario.Nella città di Massa Lubrense, la stampa e la pubblicazione del testo dei manoscritti delle Reliquie del Principale Patrono della Città e della Chiesa Lubrense, a cura del Canonico Teologo don Angelo Grieco, fanno da arco e ponte tra le due realtà: la prefazione al testo è di Mons. Marco Gerardo Canonico del Capitolo Metropolitano della Cattedrale di San Cataldo a Taranto, da me personalmente conosciuto nella città del nostro unico Patrono. Essa sanisce e impreziosisce i vincoli sia storico – sociali che quelli di fede cristiana, i quali hanno avuto origine proprio dal profondo sud d’Italia. È da Taranto che giunse a Massa Lubrense la prima delle tre reliquie del Santo irlandese: siamo nel 1440.Andrea Fienga e Don Francesco Saverio Casa hanno desiderato offrire un loro contributo, perché la Terra Lubrense possa essere degnamente rappresentata in quest’anno “cataldiano”.Con l’auspicio che quanti vorranno leggere il testo possano, nel presente tempo di pandemia, affidarsi nuovamente alla protezione del Santo Vescovo Cataldo ed esserne liberati. E sebbene – dicitur, si dice – che San Cataldo sia amante dei forestieri, si sa e da tutti è pubblicamente riconosciuto che Nino Coppola ex sindaco della nostra città amata nel 1988 pubblicava la storia di San Cataldo, ma solo adesso si è scoperto con intima soddisfazione che già diversi anni addietro un sacerdote massese, don Angelo Grieco appena sacerdote novello, nel 1945 ricopiava fedelmente i manoscritti in latino con intelligente lungimiranza a che un giorno non lontano, questi testi potessero diventare illeggibili o inconsultabili.Non sempre “vox populi vox Dei, voce di popolo voce di Dio”: San Cataldo amante dei forestieri. Lui è amato e venerato sia dai massesi che dai forestieri, e la protezione del Santo non sarà mai sbilanciata a favore di uno contro altri, e viceversa. I Santi non usano bilance diseguali, e non amano fare due pesi e due misure.La storia, almeno quella vera, letta con onestà intellettuale e con una buona e sapiente dose di meritocrazia, non mente. Mai.
Don Francesco Saverio CasaRettore dell’Ex Chiesa di San Paoloin Sorrento
Dove si può acquistare questo libro?
ho chiesto a Don Saverio mi farà sapere