



Il Nostro paradiso assassinato da criminali piromani
Dalla pagina Facebook del Comune e da Lo Strillo della Penisola l’articolo di Gaetano MIlone che ringrazio per l’attenzione. Spero solo che questi esseri, che si sono resi colpevoli di veri e propri crimini contro il Creato causando situazioni di pericoli per uomini, animali e cose e che non son degni di appartenere alla comunità civile vengono individuati e pagano il giusto per il Loro comportamento:
Dalla Pagina Facebook del Comune:
Nel primissimo pomeriggio di ieri un incendio propagatosi da Via Corbo si è esteso verso località Cafariello e poi verso Iarito, fino a lambire il sentiero che porta a Crapolla. Sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile che, con la collaborazione dei residenti a Via Cafariello son riusciti ad evitare che le fiamme raggiungessero le loro case; purtroppo niente hanno potuto per evitare che le fiamne, alimentate dal vento, distruggessero decine di piante di olivo tra Via Corbo e Via Cafariello. Si sono avute difficoltà per ottenere un pronto intervento del mezzo aereo in quanto tutti gli aeromobili regionali erano impegnati con numerosi incendi nel salernitano; solo verso le 18 è giunto un aeromobile nazionale che ha effettuato diversi lanci, nonostante le difficoltà del vento in quota che ha costretto il pilota a rifornirsi prima da lato di Crapolla e poi da Sorrento, ma non ha potuto estinguere completamente le fiamme. Anche verso Via IV Trav. Pigna si sono effettuati interventi di spegnimento che, grazie alla famiglia Guarracino che ha messo a disposizione acqua delle loro riserve idriche, ha consentito ai Volontari della P.C. di utilizzare la motopompa in dotazione. Tra le varie difficoltà si è avuta anche quella dovuta ad una ape che ha punto sia due residenti che il Volontario Costantino causandogli attimi di disorientamento; grazie al pronto intervento dei Guarracicno che, dopo aver contattato il medico hanno prontamente somministrato i prescritti medicinali, hanno consentito a Costantino dopo un po’ di ritornare pienamente operativo.
Vero le 20:30 i volontari hanno provveduto a spegnere manualmente alcuni focolai presso Via Crapolla evitando che le fiamme si propagassero verso il rivo.
Verso le 22:00, con il Capo squadra dei VV.FF. si è constatato che null’altro si poteva fare e che il vento spirava verso sud e quindi le fiamme non avrebbero potuto interessare le abitazioni; dopo l’ultimo sopralluogo a via IV Trav. Pigna e Via Crapolla le squadre si ritiravano.
In mattina odierna, allertati sia da segnalazioni che da sopralluogo dei Volontari P.C. venivano nuovamente allertati i VV.FF. e verso le 09:10 il D.O.S. (Responsabile degli interventi soprattutto di quello dei mezzi aerei) veniva accompagnato a Via Corbo per le decisioni da prendere. Resosi conto della situazione ha richiesto prontamente l’intervento del mezzo aereo che ha operato fino a poco fa.
Al momento la situazione e sotto pieno controllo e a breve dovrebbero essere soffocati tutti i focolai.
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Da Lo strillo della Penisola
Ritorna in modo lampante (è proprio il caso di dirlo) il fuoco devastatore sulla costa del comune di Massa Lubrense, lato Golfo di Salerno, in piena Area Marina Protetta, raggiungendo lo storico fiordo di Crapolla, con la chiesetta dedicata all’Apostolo Pietro che la leggenda vuole sbarcato in quei luoghi, in viaggio verso Roma, per evitare la flotta romana di stanza a Baia.
Con una tecnica perfetta, da conoscitori dello spirare dei venti, i soliti ignoti incendiari (facendo salvo l’autocombustione invocata da poeti e sognatori), hanno dato il via nel primo pomeriggio, di ieri, venerdì 13 agosto, al solito incendio lungo un tratto di costa affacciato sull’isolotto dell’Isca di proprietà degli eredi di Eduardo De Filippo e sui “Galli” le mitologiche Sirene care ad Odisseo.
Dalla zona alta di Santa Maria della Neve, favorite dal vento di maestrale le fiamme hanno attraversato il promontorio del “Cafariello” proseguendo poi per le località la “Pigna”, la “Guardia” e poi Crapolla. Sono state lambite dalle fiamme alcune abitazioni e solo la presenza dei Vigili del Fuoco, di volontari e di un elicottero del servizio anticendio costretto a prendere acqua da mare sul versante del golfo di Napoli, per il forte vento, hanno evitato il peggio. Alle tre di questa mattina le urla di terrore degli abitanti di una casa a ridosso del Fiordo ed il vociare dei Vigili del Fuoco e Protezione civile, armati semplicemente di pale per la impossibilità di attingere acqua erano udibili dalla zona alta.
Un percorso terribile con la distruzione di migliaia di piante di ulivi e danni non quantificabili alla macchia mediterranea, alle coltivazioni, alla fauna selvatica.
Criminali dei giorni nostri certi di rimanere impuniti.
Venti giorni fa, analoga tecnica con incendio partito da giù Crapolla e favorito questa volta dal vento di scirocco e diretto verso il monte di Torca devastando un intero territorio.
In mattinata, esauritesi le fiamme, uno spettacolo spettrale, ettari di terreno coltivato, alberi secolari e vegetazione mediterranea ridotte in cenere!
Tecniche consolidate, piani prestabiliti. Qualcuno aspetta che ci scappi il morto per intervenire! Sarà troppo tardi, e le stelle, quelle di San Lorenzo, che stanno a guardare.