
Interessantissimo
evento il prossimo 20 settembre nella Sala della Confraternita del SS.
Rosario dove si parlerà di Cammini Massesi un salto a rotroso nel tempo
per riscoprir la vecchia cartografia del nostro territorio intorno alle
Sue strade vecchie, nuove, scomparse e ritrovate.
Dal blog Discettazioni Erranti dell’amico, cartografo ed escursionista Giovanni Visetti (clicca qui) che ringrazio per l’attenzione qualche notizia al riguardo. Siamo tutti invitati:
Nel corso della chiacchierata annunciata nella locandina qui di fianco tenterò, con il valido supporto di Luigi Sigismondi (il “professore“, memoria storica di Massa Lubrense) e di Donato Iaccarino,
di proporre un excursus di un paio di materie, strettamente collegate
fra loro, che notoriamente mi appassionano e che sono state la base di
buona parte delle mie passate attività professionali: cartografia ed escursionismo.
Data
la vastità di detti temi, è chiaro che non sarà possibile approfondire
nessuno degli argomenti che saranno toccati nel corso dell’incontro, ma
spero di riuscire a fornire una buona idea di quanto i cammini siano
stati e siano tutt’oggi legati allo sviluppo del territorio.
Come esplicitato in locandina inizierò col trattare della via Minerva,
vecchia di oltre due millenni, certamente esistita ma non altrettanto
certamente individuata per quanto riguarda il suo effettivo percorso.
Nell’approccio, strettamente geografico e non certo archeologico,
proporrò ipotesi che, in quanto tali, non saranno supportate da certezze
assolute … pura speculazione.
Con un rapido ed enorme salto temporale passerò alla prima mappa affidabile e dettagliata della Penisola Sorrentina, Foglio 15 della “Carta Topografica e Idrografica dei contorni di Napoli, delineata dagli Ingegneri Geografi del Regno delle Due Sicilie”, (1817-1819, scala 1:25.000, stralcio in basso).
La rete viaria di esattamente due secoli fa mostrata in questa rappresentazione, nella maggior parte dei casi con notevole precisione, sarà successivamente in più parti stravolta dalle grandi carrabili della seconda metà del secolo e poi dalle rotabili del secolo scorso, con conseguente eliminazione o abbandono di molte strade pedonali.
Negli ultimi decenni, infine, con il dilagare dell’escursionismo come attività ricreativa e turistica, si è tornato a prendere in considerazione stradine rurali poco o per niente percorse e sono stati riproposte addirittura vecchie tracce di sentieri, senz’altro utilizzate ma mai effettivamente censite. Ciò porta inevitabilmente a parlare del mio Progetto Tolomeo, vecchio ormai di quasi 30 anni, e quindi a concludere la chiacchierata. (sotto, stralcio della mappa del Progetto Tolomeo, per confronto con la rete viaria del 1819).
Da questo sommario appare chiaro che la carne a cuocere sarà tanta e pertanto non si potrà essere esaurienti ma, nel caso si manifestasse un particolare interesse per alcuni temi, non è escluso che si possano organizzare ulteriori incontri, in questo caso su un argomento specifico.