
Non potevo crederci ed ancora non riesco a credere alla triste notizia che ho appreso stamattina quando ho saputo della nascita al cielo così, all’improvviso, e perciò pare tutto più surreale, del caro amico Michele Agrillo, il simpatico barista del Bar Assunta che grazie a Lui ed ai Suoi familiari aveva trovato nuva vita diventando un punto di ritrovo per tanti giovani.
Una persona buona con la Quale spesso ci si fermava a parlare e che mi raccontava dei Suoi trascorsi da emigrante nella fredda Germania a far sacrifici per assicurare un futuro sereno alla Sua famiglia ed ora che forse poteva trarre beneficio dai Suoi sacrifici il Signore Lo ha chiamato ancor giovane, e quando ancora poteva dare il Suo contributo al lavoro ed alla famiglia, ad incrementare la schiera dei Suoi angeli e non posso dimenticare le Sue parole di incoraggiamento quando in un momento di sconforto per l’enensimo attacco gli dissi “Ma chi mmo fa fà!” e Lui “nè da rett, Rafè!” – si mi chiamava Rafele – ” “bbuon chi nun fa nient!”.
Ciao Don Michele come mi piaceva chiamarti di certo giù al cospetto del Signore dopo una vita dedicata alla famiglia, in prims la piccola nipotina Noemi della quale ne andavi Fiero, ed al lavorom al cospetto di Quel Signore al Quale adesso chiediamo, certi di venire esauditi, che invii il Grande Consolatore a chi adesso Ti piange, alla cara Tua metà Rosa, alla Quale va un forte abbraccio da parte di Rosaria, Sua compagna di scuola, ai Tuoi amati figli Marylin e Salvatore, alla adorata nipotina Noemi ed a tutti i Tuoi congiunti ai quali va, oggi, forte, la partecipazione al Loro grande dolore, da parte mia, della mia famiglia, dell’Atletico Sant’Agata nelle cui file giocano Salvatore e Noemi, dei Miei Visitatori e di Tutti Coloro che hanno apprezzato negli anni la Tua simpatia e cordialità.
Ciao Michele già Angelo, oggi la nostra preghiera salga in cielo, forte, per Te ed i Tuoi cari.
Che Dio l’abbia in gloria!
Brava persona, con il suo motorino passava ogni giorno a rifornirsi per andare a lavoro e scambiare due parole, di fronte alle difficoltà quotidiane sempre si parlava in positivo.Ciao michele.