
Cari amici
Buongiorno a tutti , riprendo queste mie pagine con il chiedere scusa a
Tutti Voi per avere forse preso la settimana scorsa una decisione un po’
avventata con il quale decisi di chiudere, dopo alcuni giorni in cui
non ero stato bene ed alcuni momenti non troppo piacevoli vissuti,
queste mie pagine.Chiedo
scusa perchè con questa mia decisione mi sono comportato da egoissta
pensando a me e non ai tanti di Voi, sparsi ai quattro angoli del mondo,
che si rifocillavano a queste pagine per avere notizie di quel paradiso
in terra che è la nostra Massa Lubrense nella quale ci viviamo noi, e
non smetterò mai di ringraziare il Signore per avermi fatto nascere, in
un mondo così grande in questo microscopico e meraviglioso cosmo, tanti
Massesi andati all’estero e tanti figli e nipoti di massesi che forse
siolo grazie a queste pagine riscono a sapere ualcosa di quella che fu
la patria peccerella dei Loro genitori, nonni o avi e della quale
portanto ancora e con orgoglio un cognome da lì originario
Non
pensavo di suscitare con questa mia decisione tutta questa
manifestazione di affetto ricevuta da messaggi sui siti – qui ne abbiam
qualcuno, commenti sui social, sms e whatsapp, post su testa cartaceee e
on line e tante, ma tante in strada da amici e negozianti. E più
leggevo, non senza commozione e con gli occhi annebiiati dalle lacrime,
più mi sentivo in colpa per averVi privato di un qualcosa che non è solo
mio ma che appartiene a quel mondo cosmopolita che è cresciuto intorno a
queste pagine e che in esse si ritrova.Non
voglio tediarvi ma sentivo la necessità di questo mea culpa e prometto,
se dovessero ripetere episodi che mi faranno del male, di non farlo più
e prima di pensare ad essi a pensare a Voi, a Voi che leggete queste
pagine, a Voi che mi volete bene, a Voi che da dietro l’angolo o
dall’altra parte del mondo mi siete vicini giorno per giorno. Vi chiedo
scusa, vorrei ringraziarVi uno per uno, tra i tanti ringraziare Fabrizio
per le Sue parole su Agorà, l’onorevole Lauro per il Suo caro
messaggio, gli amici di Gruppo, i colleghi di lavoro, i miei familiari e
a seguire, uno per tutti, il caro messaggio ricevuto dall’avvocato
Giovanni Fiorentino che mi ha voluto dedicare un po’ del Suo tempo
prezioso in questa circostanza e che, commosso e grato, pubblico. Chiedo
ancora scusa.
Caro Acone,
Come avrà certo avuto modo di notare, da un po’ di tempo non prendo di frequente la penna in mano, se non in circostanze molto particolari; e circostanza particolare è questa, nella quale un moto dell’anima mi sospinge a manifestare un disappunto che né avrei immaginato né avrei voluto.
Nulla infatti mi faceva presagire un abbandono del blog da parte del suo animatore indiscusso, che sempre ha mostrato temperamento e passione nella diuturna attenzione alle vicende massesi non disgiunti da equilibrio e misura nella gestione del sito, a maggior ragione in quanto nel giorno precedente l’annuncio mi aveva esortato ad animare la testata con una più frequente presenza. Nè, per l’attaccamento che mi lega in un rapporto tante volte sofferto e più spesso misconosciuto a quel piccolo mondo che è il mio paese, avrei mai voluto apprendere che una voce disinteressata e disponibile, sempre pronta a raccogliere e farsi portavoce dei problemi minuti di tanti conterranei veicolandoli verso stanze non sempre recettive, si silenziasse.
Non mi permetto di chiederLe le vere ragioni di tale apparente distacco, conscio che esse debbano essere state forti e improvvise e che rievocarLe possa essere per Lei cagione di malessere certo pari se non superiore a quello di chi l’ha seguita per tanti anni nella Sua diuturna fatica di offrire ad un’anonima platea l’occasione di esprimersi senza remore, nella consapevolezza di trovare un interlocutore disposto all’ascolto, senza alterigia, da pari a pari. Mi permetto invece di dare la mia disponibilità a pormi al Suo fianco, ove lo ritenga e ritenga di non ridurre al silenzio la voce di questa Sua creatura, cui ha dato tanto e che tanto Le ha dato; così come ritengo di invitare chi possa essere animato dallo stesso spirito a fare altrettanto.
Il blog di Acone è stato una piazza virtuale che ha dato un suo contributo discreto ad un rapporto meno impacciato degli abitanti di un paese troppo tranquillo con istituzioni normalmente distaccate e viventi di vita propria; non è quindi positivo per nessuno, e fors’anche nemmeno per chi con ostinazione e sacrificio ha issato una bandiera ora (si spera provvisoriamente) ammainata, che esso divenga uno dei tanti ricordi delle tante speranze deluse di questa terra.
E’ con questo spirito che intendo manifestarLe la mia vicinanza, che confido voglia accogliere con la benevolenza di sempre e con la disponibilità ad essere sempre protagonista, magari con modalità diverse, nel mantenere in vita una voce dialogante che è nell’interesse di tutti che non divenga muta.
Giovanni
Fiorentino