
Caro Presidente Conte, ma come puoi non definire affetti stabili gli amici che magari lo sono da sempre ancor prima da quando hai conosciuto quella persona che oggi è Tua moglie o Tuo marito.
Un nome su tutti, e faccio pure il cognome, Gianni D’esposito, il mio amico per dirlo come le parole di una canzone de I Pooh, da quando sono al mondo anche se di donne non ne abbiam diviso. Ci siamo stati l’uno per gli altri nei momenti belli e brutti della nostra vita, quando abbiamo perso un papà o una mamma , quando abbiam vissuto la tragedia del terremoto, quando ci siam sposati , iniziato il lavoro, festeggiato la nascita di un nostro bimbo, quando abbiam condiviso le ansie di un esame o i giochi dell’asilo e fatti insieme , i compiti delle elementari, delle medie o del liceo noi , l’un per l’altro, c’eravamo ed ora passata la fase uno io non potrei correre ad abbracciarlo ? No Caro Presidente con tutto il bene che Ti voglio non puoi non capire quanto una amicizia cinquantennale non può non essere un affetto stabile. Sono triste a leggere come consideri gli amici.
Lello Acone
p.s. e mo la vado a postare pure sulla Sua pagina anche se so che non sarà nemmeno letta, ma io da giorni ci penso e l’ho voluto esternare