
Carlo Franco ancora su Massa del dopo coronavirus
Bello trovare nella cassetta della posta elettronica il nuovo pensiero sulla Sua amata Massa dell’amico e giornalista Carlo Franco che stavolta condivide alcune osservazioni sul futuro che ci aspetta riprndendo il Suo ultimo post che ha suscitato un commento da parte di un Visitatore anonimo ( a proposito invito ancora chi voglia a registrarsi in modo che i Suoi commenti appaioni imemdiatamente e potrei anche, se vuole, darGli la possibilità di pubblicare su queste pagine e di aiutarmi) .Questo il Suo messaggio ad hoc come sempre e per il quale Lo ringrazio di cuore per il dibattito che suscita con l’augurio di poterLo rivedere al più preso passeggiare per la Sua Massa e vederLo nei nostri Bar e negozi. Grazie Carlo
Che bello! Ho scoperto di avere un nuovo gruppo di ascolto amicale, quello degli utenti rimossi. Non so esattamente dov’è il trucco, ma così su due piedi mi ricordano i parenti ignoti del programma televisivo di Amadeus che, però, non hanno un nome, ma un volto sì ed anche un modo di comportarsi. Vabbè, stranezze della nuova comunicazione alla quale non riesco ad abituarmi. Veniamo, però, al motivo reale per cui ho deciso di rubare ancora un pò di spazio al mitico padrone di casa, Lello Acone, che, come usa dire, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo tanto è prezioso, zelante e anche un tantino cronista di strada. Come me e questo è l’apprezzamento che più mi è caro perché più mi appartiene. Dunque, il secondo degli utenti rimosso che ha dialogato con me in relazione alla mia nota sulla nostalgia canaglia (di Massalubrense, naturalmente). Non si è sprecato l’amico senza volta, un rigo e una domanda: chi sa cosa ne pensa il suo amico senatore Ruotolo. Perché non lo chiede a lui?, potrei cavarmela a buon mercato, ma lasciare le cose a metà non mi è mai piaciuto e, essendo davvero amico (ma in senso buono) del neo senatore, che è anche amico di Massa per le sue frequentazioni, provo a rispondere come se davvero mi fossi trasferito nella sua testa. Avrebbe detto semplicemente di essere d’accordo visto che io ho detto cose di assoluta normalità rendendo pubblica una sola accorata raccomandazione: facciamo presto. Mi regolai allo stesso modo sulle macerie del terremoto del 1980 e il mio titolo FATE PRESTO è diventati uni splendido quadro tridimensionale ospitato al Gugghneim e in molti altri celebri musei del mondo. La spiegazione è davvero alla portata di tutti: il virus maledetto prima o poi lo sconfiggeremo, ma lascerà dovunque macerie e in qualche caso – soprattutto per quanto riguarda il turismo – toccherà ricominciare da capo. Il sindaco Balducelli sta dimostrando di averlo capito da subito, ma il monito è rivolto alla comunità tutta: dopo questa tragedia il sole, il mare, la pizza e il mandolino non bastano più. Bisogna inventarsi altro e Massa, per sua fortuna, ha le risorse culturali e ambientali per vincere la sfida. Deve solo osare di più perché l’utente rimosso sa bene che non risica non rosica. E qui metto punto e saluto tutti i lettori di questo sito, rimossi e non.Carlo Franco