
Potevo dimenticare negli aggiornamenti stamattina l porgerti da queste pagine, Giorgetta mia, i miei auguri per questo Tu, compleanno nel quale festeggi i i Tuoi primi ventun’anni anni, forse l’età più bella o no?
Sempre difficile non ripetermi e scrivere cose già trite e ritrite in questa giornata ma cercherò di sforzarmi e di far del mio meglio. Potrei scrivere di ricordare ogni istante di quel 6 giugno del 2000 quando io, Simona e nonno Mario partimmo da Massa direzione San Giovanni Rotondo dove da lì a poco saresti venuta al mondo con il tuo fagottino di due chili e 20 grammi urlando come un pazza tra le braccia dell’infermiera e ti calmasti solo quando Simona ti diede il Suo bacetto, il primo della Tua vita, quasi a ringraziarLa che se eri venuta al mondo , lo dovevi a Lei che bussva sempre al Cuore di mamma e papà quasi implorando di poter avere un fratellino o una sorellina perché un fratello od una sorella è quanto di più importante può donarci la vita, il sangue, come si dice, è sangue.
Ricordo ancora gli attimi dell’attesa che venissi al mondo, quegli attimi che sembravano eterni nella mia testa intervallati da caffè e camomilla e poi ….e poi Tu………..avvolta in quello scialle rosa dal quale traspariva solo un visino e le parole dell’infermiera………….eccola qui………………..è arrivata ma quanto ci ha fatto penar……….
Oggi è un giorno importante, è quello in cui “sbarcasTi” in questo mondo a portare gioia e felicità in famiglia e compagnia a Simona e come volli testimoniarlo anche con manifesti affissi sui muri di Massa con parole di ringraziamento per mamma e per tutti i sacrifici da Lei fatti per averTi, manifesti che qualcuno ancora ricorda e me ne parla. Quelle parole, ancora stampate nella mente, le sottoscrivo ancora oggi, una per una. E poi come un flash back………..il film della tua vita con noi……….i tuoi primi passi, le tue prime cadute, le nostre prime paure, i tuoi primi giorni di scuola, il Tuo crescere con quel Tuo carattere esuberante, una seconda Lello, come in tanti ci di dicevano, il tuo nascondersi nel baule quando più grandicella andavamo a Sant’Agata a far colazione con nonno Mario e gli volevi far paura uscendo all’improvviso con il Tuo “BUUUUUUUUUUU!”, e poi la Prima Comunione, le scuole medie, le prime gite, i campi scuole, le vacanze in famiglia, i nostri mordi e fuggi a Milano per guardare la Tua Inter, i diciott’anni, il diploma, l’Università, la Patente…
Giorgia non aggiungerei nulla di nuovo scrivendo che sei uno dei capitoli più belli del romanzo della mia vita, sei una delle persone più importanti della mia Vita, una di quelle per le Quali vale la pena combattere, tener duro, soffrire, ingoiare rospi, una di quelle che te l’ha riempita di colori, una di quelle per cui dovrei essere migliore ed a volte non ce la faccio, una di quelle per le quali devo solo ringraziare Dio e mamma per averTi a me donata,. Ti Voglio bene.
Papà
p.s. non cambiare mai…………..