
Son
passati trentadue da quel 3 ottobre 1987, da quel giorno in cui le
nostre strade divennero una sola e sembra ieri, sembra ieri che dopo la
benedizione e le belle parole di Don Peppino iniziammo questa avventura.
Volevo
scrivere qualcosa che non abbia già scritto per Te, io che in genere ho
la penna ho la tastiera facile, ma mai come oggi non ci riesco.
Confesso ho ripreso un po’ quello che scrissi gli altri anni, ma qualcosa l’ho aggiunta e cambiata.
Scrivo
solo che meriti una medaglia, per aver sopportato in tutti questi anni
me. i miei momenti no ed il mio carattere a volte un po’ rompiscatole
ed irascibile senza mai darmi una manganellata e lo sai.
Poi
arrivano i pensieri, Pensieri come quello che mi spinge a ringraziare
per primo il Signore Dio che ci ha voluto ancora oggi qui insieme e con
la famiglia allargata con le nostre ragazze, Simona che è tutta Te
riservata, discreta e sensibile, la seconda Giorgia, specchio mio al
femminile, pazzarella, testarda ma affezionatissima e guai a chi Le
tocca i suoi cari, ed oggi anche con Francesco che è entrato a far parte
della famiglia, il secondo per Te, per ringraziarti di tutto quel che
hai fatto per me sin da quando, giusto la sera di trentuno anni fa
lasciasti la Tua Massa, il tuo mondo ed i tuoi affetti, per seguirmi
poco più che ventenne nella grande metropoli lombarda facendo un salto
nel buio e fidandoti di me, quella fiducia che hai sempre riposto in me e
che spesso l’ho tradita, ma come dice quel nostro amico che tu conosci
bene non è grande chi non cade mai ma chi si cade e, forte delle sue
cadute, si sa rialzare, il terzo per Lei la nostra Alexandra Anna che
pur se non è qui certamente in altro spazio e dimensione starà
festeggiando con gli angeli l’anniversario di mamma e papà, Alexandra
che sarà sempre la nostra prima figlia, e poi il pensiero a Loro, a
Giorgia e Simona, anzi scusa a Simona e Giorgia, senza le quali, la
nostra vita non potrebbe avere quei colori, quei profumi e quei sapori
che la rendono speciale, al Professor Pavone ormai tra gli Angeli senza
il quale (ricordi quando ci rivolgemmo a Lui dopo aver perso Alexandra e
le speranze di avere un figlio e Lui Ti disse “Voi pensate a rimanere incinta, al resto me lo vedo io?” di certo Loro non ci sarebbero state, e poi scorgo una vecchia foto di
quel giorno ed il pensiero ed un saluto attraverso tempo e spazio va a
chi in questi anni ci ha lasciato per andar da Gesù……Teresa, Tittì,
la Signora Assuntina, Giuseppe, Zia Teresa, Zia Anna, Tottò, Zio
Alberino, Zia Iolanda, Zio Franzo, Zio Nino, Zia Vittoria, Zia Enza, Zio
Arturo, zio Raffaele, Zio Luigi, Cuncettella, Nonno Mario e
soprattutto Tu Papà che non ci stavi nei panni nel vedere il Tuo
primogenito metter su famiglia………….ho ancora nel portafoglio la
foto delle Tue nozze e in mente la Tua raccomandazione: Rispetta ed
onora sempre Tua moglie che Ti è stata donata da Dio e non farla mai
soffrire …………Ci provo papà! Auguri Rosaria!