Son passati trentasei anni da quel 3 ottobre 1987, da quel giorno in cui le nostre strade divennero una sola e sembra ieri, sembra ieri che dopo la benedizione e le belle parole di Don Peppino, iniziammo questa avventura con le Sue montagne russe dovute soprattutto alla pazzia del capo equipaggio.
Volevo scrivere qualcosa che non abbia già scritto per Te, io che in genere ho la penna ho la tastiera facile, ma mai come oggi non ci riesco.
Confesso ho ripreso un po’ quello che scrissi gli altri anni, ma qualcosa l’ho aggiunta e cambiata, ho sott’occhio alcune delle lettere che ci inviamano nei tempi duri della lontananza quando non esistevano mail, messenger,viedochiamate e whatsapp e potevamo contare su una lettera espresso per fare arrivare prima i nostri pensieri soprattutto dopo qualche litigio e che ho riscoperto l’altro giorno e che ci facevan compagnia quando non potevamo stare insieme, i tanti viaggi anche se solo per potere stare insieme qualche giorno se non qualche ora da una parte all’altra dell’Italia quando i treni impiegavano un’eternità e gli aerei non erano alla nostra portata. Ma se tornassi indietro non esiterei a ripercorrere la stessa strada che ho percorso insieme a te e basta pensare a Giorgia e Simona ed a quel soffio di Vita che ci regalò Alexandra e non una , non due ma un milione di volte rifarei passo passo questi quaranta anni con Te.
Scrivo solo che meriti non una, ma una serie di medaglie come quelli che si appuntano al Petto i Generali, per aver sopportato in tutti questi anni me, i miei momenti no ed il mio carattere a volte un po’ rompiscatole ed irascibile senza mai darmi una manganellata e lo sai.
Poi arrivano i pensieri, Pensieri come quello che mi spinge a ringraziare per primo il Signore Dio che ci ha voluto ancora oggi qui insieme e con la famiglia allargata con le nostre ragazze, Simona che è tutta Te riservata, discreta e sensibile, e che ora si sta avviando a vivere con la Sua famiglia, la seconda Giorgia, specchio mio al femminile, pazzarella, testarda ma affezionatissima e guai a chi Le tocca i suoi cari, ed oggi anche con Francesco che è entrato a far parte della famiglia, il secondo per Te, per ringraziarti di tutto quel che hai fatto per me sin da quando, giusto la sera di trentasei anni fa lasciasti la Tua Massa, il tuo mondo ed i tuoi affetti, in quel salto nel Buio che solo Tu sai quanto ti sarà costato, per seguirmi poco più che ventenne nella grande metropoli lombarda fidandoti di me, quella fiducia che hai sempre riposto in me e che spesso l’ho tradita, ma come dice quel nostro amico che tu conosci bene non è grande chi non cade mai ma chi si cade e, forte delle sue cadute, si sa rialzare, il terzo per Lei la nostra Alexandra Anna che pur se non è qui certamente in altro spazio e dimensione starà festeggiando con gli angeli l’anniversario di mamma e papà, Alexandra che sarà sempre la nostra prima figlia, e poi il pensiero a Loro, a Giorgia e Simona, anzi scusa a Simona e Giorgia, senza le quali, la nostra vita non potrebbe avere quei colori, quei profumi e quei sapori che la rendono speciale, al Professor Pavone ormai tra gli Angeli senza il quale (ricordi quando ci rivolgemmo a Lui dopo aver perso Alexandra e le speranze di avere un figlio e Lui Ti disse “Voi pensate a rimanere incinta, al resto me lo vedo io?” di certo Loro non ci sarebbero state, e poi scorgo una vecchia foto di quel giorno ed il pensiero ed un saluto attraverso tempo e spazio va a chi in questi anni ci ha lasciato per andar da Gesù……Teresa, Tittì, la Signora Assuntina, Giuseppe, Zia Teresa, Zia Anna, Tottò, Zio Alberino, Zia Iolanda, Zio Franzo, Zio Nino, Zia Vittoria, Zia Enza, Zio Arturo, zio Raffaele, Zio Luigi, Cuncettella, Nonno Mario ed ora da poco pure Nonna Lucia tradita da un destino ingiusto dopo una vita di sacrifici e soprattutto Tu Papà che non ci stavi nei panni nel vedere il Tuo primogenito metter su famiglia………….ho ancora nel portafoglio la foto delle Tue nozze e in mente la Tua raccomandazione: Rispetta ed onora sempre Tua moglie che Ti è stata donata da Dio e non farla mai soffrire. Io ci provo papà ma non sempre ci riesco, dammi una mano Tu che puoi…..